domenica 24 marzo 2013

His name struck fear into hearts of men

"My son, ask for thyself another kingdom
For that which I leave is too small for thee"

Sin da bambino ho sempre avuto una grandissima passione per una, ed una sola materia scolastica.
La storia.
Ed erano due le popolazioni in particolare che mi hanno sempre appassionato: Greci e Romani.

Sin da bambino la mia figura storia preferita è stata Leonida, semi-sconosciuto eroe spartano morto alle Termopili facendo il bullo con i persiani, tanto che quando nel 2007 uscì il film 300 da un lato ero esaltato, mentre dall'altro mi dispiaceva, perché il mio eroe sarebbe diventato famoso.
E per colpa di Zack Snyder Leonida è diventato mainstream, e le sue frasi epiche sono state portate sotto gli occhi di tutti, in modo che la gente potesse uscire dal cinema allegra urlando "Uh-ah", anche se fino al giorno sapevano giusto che Sparta era in Grecia e che erano bravini a combattere.
(Rileggendolo sembra un po' hipster questo paragrafo..... Male).

Mi sono sempre piaciuti i film ed i libri storici. In prima liceo, su suggerimento del professore di storia, mi sono letto tutte le "Storie" di Erodoto. Pesantissimo, lo ammetto, ma bellissimo. Leggere un libro scritto 2500 anni fa dal primo storico del mondo occidentale (Non so se in oriente abbiano avuto qualcosa di simile, ma suppongo di sì) è stata un'emozione unica.
La storia moderna (E per moderna intendo "Dopo il 100/200 d.C. o giù di lì") mi interessa meno... Magari ci sono stati particolari periodi storici che mi hanno più o meno preso e su cui ho più o meno letto (Qualcosa sulle crociate, ma più romanzi che altro, così come le Guerre Napoleoniche e le Guerre mondiali.... Sì, lo ammetto, mi interessano più i periodi di conflitto che quelli di pace) ma sicuramente li ho "studiati" molto meno dei due popoli sopracitati.

E, oltre a Leonida, c'è un altro personaggio che mi ha sempre affascinato, anche se lui sicuramente era ben più conosciuto dell'eroico re spartano.

Mégas Aléxandros.

Noto anche come Alessandro il Grande, o Alessandro Magno.
Il primo libro su di lui me lo regalò mia nonna qualcosa come quindici anni fa... Era un libro per ragazzi che raccontava le sue gesta, piuttosto grosso, con delle pagine enormi che facevano vedere delle ricostruzioni delle battaglie e spiegavano le varie strategie da lui adottate per vincerle.
Io, da novello giocatore di Age of Empires, me ne innamorai di colpo, tanto che quando giocavo al suddetto gioco cercavo sempre di fare un esercito con le "proporzioni" dell'esercito macedone.
Non vi dico quando è uscito Rome Total War....

Ma i miei due libri preferiti che parlano di lui sono "Alessandro" e "Alessandro in Asia", di Gisbert Haefs, regalatomi dai miei amici per il mio diciassettesimo compleanno.
Benché abbia trovato bella la trilogia di Massimo Valerio Manfredi, una cosa mi ha sempre lasciato perplesso: nei suoi libri Alessandro era.... Perfetto. Una figura divina, eroica, da ammirare.
La mia opinione è che Alessandro fosse allo stesso tempo un eroe ed un pazzo furioso, ed in molte raffigurazioni questo suo lato oscuro non si vede (a parte in genere quando passa per ubriacone esaltato alla "fine" della sua storia, ma è un altro discorso).
Gisbert Haefs è perfetto nel fare vedere questa metà di Alessandro. Mostra come la sua fosse ambizione mescolata a follia, come i suoi uomini lo ammirassero ma fossero anche terrorizzati da lui.

Tutto questo è per dire una cosa.
Ieri sera ho visto il film "Alexander", di Oliver Stone.


Restando su quanto già detto quando ho parlato dei Pilastri della Terra, ossia che sono un ignorante completo di cinema, tecniche cinematografiche, regia e tutto il resto, dal punto di vista storico questo film è una schifezza.
(Lo so, tutte queste critiche sono già state fatte all'epoca dell'uscita, da qui il fatto che io non l'avessi mai visto prima... Però dato che ora l'ho visto voglio dare la mia opinione).

Questo film mette insieme momenti a caso del personaggio di Alessandro, spesso sbagliando anche tempistiche e persone.
Salta delle fasi fondamentali del suo sviluppo (Cheronea, tanto per dirne uno), o le sottovaluta (L'esilio impostogli da Filippo dopo il matrimonio con Euridice).
Toglie personaggi importantissimi, come Sisigambi, la madre di Dario III che Alessandro fece prigioniera dopo la battaglia di Isso, assieme alle mogli e alle figlie di Dario (Battaglia che nel film nemmeno c'è.... Tanto che la cattura della famiglia imperiale avviene all'entrata a Babilonia, e Sisigambi nemmeno viene citata).
I compagni di Alessandro (Senza parlare dell'atrocità di Tolomeo a narrare in quel modo) sono giusto accennati dicendo il loro nome a caso ogni tanto. Non sono approfonditi, a parte Efestione (Da qui in poi Effy, perché non si può prenderlo sul serio in quel film), che più che un generale greco sembra la escort privata di Alessandro (Parentesi: ho scoperto in questo momento su wikipedia che l'attore è il cantante dei 30 Seconds to Mars.. Ora si spiega tutto..).
Parmenione, Antipatro (Che appare 30 secondi in tutto il film), Clito, Tolomeo, Seleuco, Filota, Perdicca, Nearco, Cratero... Solo dei soldati random, che ogni tanto si lamentano, ma passano il tempo a guardare Alessandro con aria assente e a dirgli "Noi siamo Greci, loro persiani", al che Alessandro annuisce, se ne sbatte e va avanti.

"Non puoi sposare una persiana!"
Alessandro annuisce, se ne sbatte e va avanti.

"Non puoi andare in India!"
Alessandro annuisce, se ne sbatte e va avanti.

"Non puoi combattere gli elefanti!"
Alessandro annuisce, se ne sbatte, va avanti e si prende una lancia nel petto in una delle scene più anticlimatiche e con il peggior uso del rallentatore che io abbia mai visto, salvo poi cadere a terra e mettersi degli occhiali rossi per vedere il resto della battaglia, due minuti con un filtro che più fastidioso non si può.

Poi Effy a Babilonia muore avvelenato (E dai che io ero convinto morisse di febbre in India!), e Alessandro decide che vuole bere da una coppa di vino avvelenata con un berretto di leone. Beve il veleno, e , lo' and behold, muore!
L'ultima mezz'ora del film non ha alcun senso, storico e di continuità... Non si capisce una mazza.
E anche la parte prima... Certo, se uno non conosce la storia di Alessandro può apprezzarlo, ma io l'ho trovato veramente una bestemmia storica. Talmente pieno di inesattezze (E con un Colin Farrel pietoso) da risultare ridicolo.
Infatti ho passato il film a fare battute su Alex & Effy (Mentre #Morosa, che voleva vederselo in pace, che mi prendeva a randellate) e a notare le inesattezze.
Perché va bene la sospensione di incredulità.... Ma qui si esagera!

(E ultima cosa... Okay, l'omosessualità era accettata nell'antica Grecia... Ma non può essere il centro del film!)

mercoledì 20 marzo 2013

La caduta dei giganti




Sembrerà una battuta, ma giuro che ieri notte l'ho sognato. Vado a letto, e nel classico dormiveglia sogno (dopo una serata passata giocando a Mass Effect 3) di andare a lavorare alla EA, e che come primo ordine dicevo di licenziare John Riccitiello.

Stamattina mi sveglio, apro internet, e come prima notizia leggo "John Riccitiello si dimette da CEO di EA".

Inquietante.

La EA Games è una delle più grandi (se non LA più grande) casa di produzione e pubblicazione di videogiochi al mondo. Oltre al dipartimento EA Sports, che ogni anno ci regala i vari FIFA, Madden NFL, NHL, NBA Live (Morta nel 2010), la EA possiede gli IP (Intellectual Properties) di parecchie serie di videogiochi importantissime, quali Medal of Honor, Battlefield, Command&Conquer, Sim City, The Sims, Rock Band, Dragon Age, Mass Effect.
Il fatturato 2012 è stato di 4,143 miliardi di dollari, e questo pur avendo segnato negli ultimi anni una serie di errori che hanno fatto precipitare la fiducia dei consumatori e la stima degli stessi nei confronti della compagnia ai minimi storici.

Giusto per citare i più recenti (e su cui sono più informato):

-Dragon Age II: Ampiamente sotto le aspettative dei fan, pur non essendo un brutto gioco ha subito un massacro da parte dei giocatori, soprattutto per via del passaggio da RPG ad un gameplay decisamente action, eliminando gran parte della componente ruolistica per cui Dragon Age: Origins era famoso.

-Mass Effect 3: Ne ho già parlato qualche mese fa. Una serie con 120+ ore di gioco che lascia un finale aperto e poco chiaro, supportato da pubblicità ingannevoli e bugie da parte della Bioware e della EA. Questo, unito alla controversia per via del DLC al day 1, oltre che ai prezzi esagerati degli altri DLC (Soprattutto Omega), ha portato moltissimi fan a disamorarsi della serie.

-Star Wars: The Old Republic: MMORPG, prodotto da Bioware, con dei costi di produzione stellari, ha avuto un discreto successo iniziale, per poi crollare miseramente, con la EA che ha dovuto addirittura eliminare il canone mensile rendendolo free-to-play dopo meno di un anno. La colpa? Fondamentalmente si tratta dell'ennesimo WoW Clone, un gioco identico al leader di mercato World of Warcraft, solo con le spade laser. La Bioware ha aggiunto la sua abilità nel creare delle buone storyline, ed il gioco è stato accusato di essere un RPG single player dove incidentalmente ci sono altri giocatori.
Con un canone mensile. Questo, unito alla mancanza di contenuti High-end (che sono la vita e la morte di un buon MMORPG), ha praticamente dichiarato SW:TOR un fallimento, retto soprattutto dal fatto di chiamarsi "Star Wars".

-NBA Live: La serie NBA live è stata per anni l'unica possibilità per chi voleva un gioco di basket, e quindi è durata dal 1995 al 2010. Però nel 2006 uscì per la prima volta NBA 2K, prodotto dalla 2K Games, primo della serie che ha di fatto ucciso NBA, e che sta anche negli altri campi sconfiggendo le varie serie di giochi sportivi EA. (Solo nel calcio non ci sono, ma credo sia per evitare di mettersi tra FIFA e PES...)

-Gli EULA: Per EULA si intende End User Licence Agreement, e sono i termini di licenza che un giocatore deve accettare quando installa un software di proprietà di terzi. Recentemente è scoppiato uno scandalo per via del fatto che si è scoperto che la piattaforma Origin (Il corrispondente EA di Steam), che è obbligatoriamente da installare in caso si voglia usufruire di prodotti EA sul proprio PC, richiede il permesso di, cito testualmente:

"You agree that EA may collect, use, store and transmit technical and related information that identifies your computer (including the Internet Protocol Address), operating system, Application usage (including but not limited to successful installation and/or removal), software, software usage and peripheral hardware, that may be gathered periodically to facilitate the provision of software updates, dynamically served content, product support and other services to you, including online services. EA may also use this information combined with personal information"

Che praticamente vuol dire "fai quello che vuoi con i miei dati personali e con quello che ho nel PC".
Ovviamente nel giro di poco tempo dallo scoppio dello scandalo, EA ha modificato l'EULA di Origin, pur senza rilasciare dichiarazioni ufficiali.

-Battlefield 3: Un grandissimo gioco, secondo tantissime recensioni. Peccato che su computer abbia più problemi dell'economia italiana. Server in palla, rallentamenti, crash continui, richieste grafiche eccessive. Praticamente per farlo andare bene ci vuole il computer della nasa.
Moltissime persone l'hanno comprato, fidandosi dei requisiti minimi, scoprendo solo in seguito che, evidentemente, la DICE era stata un po' troppo ottimista.

-Sim City 3: Il più recente, e probabilmente il "colpo di grazia" all'amico John. Un altro gioco che richiedeva il collegamento ad internet per essere usato, e che per i primi giorni ha avuto una serie di crash, problemi, disconnessioni che ha reso praticamente impossibile l'utilizzarlo.

E questi sono solo alcuni casi. Questo, unito ad una dichiarazione di Riccitiello ad una riunione degli azionisti, in cui parlava delle microtransazioni come del futuro dei videogiochi, fino ad arrivare al punto in cui dice che i giocatori sono così presi dal gioco che arriverebbero al punto di pagare per ricaricare l'arma, e che il modello "pay now play later" è ormai finito, ha portato ad un'enorme sfiducia nei confronti di EA.
Chiaramente il mio è un discorso molto semplicistico e riduttivo. I motivi sono molti di più, però è interessante osservare l'andamento delle azioni EA negli ultimi anni.

A parte il crollo verticale del 2008, causato dall'ormai nota crisi economica, si può notare un calo costante: l'unico anno con una tendenza diversa è stato il 2011, anno in cui sono usciti successi come Dead Space 2, Mass Effect 2, Rock Band 2, The Sims Medieval, Dungeon Siege III (Altro mezzo-flop), l'ultimo episodio di Harry Potter (Giochi per cui EA aveva l'esclusiva), oltre a mezzo milione di The Sims, ed i classici giochi di Sport.
Ma a fine anno, in coincidenza con i due giochi tripla A, ovvero Battlefield 3 e SW:TOR, ovvero i giochi su cui c'era più aspettativa, c'è stato il tonfo, fino a toccare il minimo storico di 12$ ad azione, nell'estate 2012 (ovvero dopo Mass Effect 3, l'ennesimo disastro), poco prima di dover rendere SW:TOR un free-to-play, eliminando il canone.


Tutto questo deve aver pesato nella scelta di EA di cambiare guida (Non credo Riccitiello si sia dimesso di sua spontanea volontà). Negli ultimi anni la casa americana ha collezionato figuracce, flop e critiche, arrivando a vincere il premio di "Compagnia più odiata d'America", superando anche la Bank of America. 

Mi chiedo cosa porterà il futuro per noi videogiocatori, ora: la EA è leader di mercato, le sue scelte sicuramente influiranno anche su altre case minori.
Recentemente ho visto un interessante documentario, che mi ha dato l'idea di scrivere questo articolo, dove mostrava che quasi tutte le altre case di sviluppo e pubblicazione videogiochi al mondo sono in crisi.
Negli ultimi anni si è -evidentemente- preferita la quantità alla qualità: basti vedere i Call of Duty: ormai sono 5 titoli che sono praticamente identici, aggiungono solo nuove mappe all'online, a fronte di una campagna single player di 7-8 ore (Anche se devo ammettere che quella di Mondern Warfare era davvero ben fatta). I tempi di sviluppo sono sempre meno, e spesso ai giocatori vengono vendute versioni praticamente in fase di beta testing, e che avranno l'onore di debuggare. Pagando, peraltro. 
Football Manager ormai sono 3/4 anni che prima di fine Dicembre/inizio Gennaio non si riesce a giocare per la miriade di bug e problemi (E quest'anno hanno fatto il capolavoro, rendendolo praticamente una collezione di crash).

La fiducia dei giocatori nei produttori di videogiochi sta crollando, ed unito al fenomeno dei giochi pirata (ed al fatto che le case sembra stiano impiegando più risorse a combattere questo fenomeno che allo sviluppo dei giochi) sta mettendo alle corde molte case, che si "salvano" producendo un'enorme quantità di giochi di basso livello o incompleti, e sperando nei DLC e nelle microtransazioni (Vuoi Messi su FIFA? Bene, compra 100 pacchetti oro a 1€ l'uno, magari lo trovi!).

Ma, opinione mia, la cosa non durerà. La mia speranza è che ora EA si guardi bene intorno, e decida che l'unico modo di salvarsi è la qualità, e che la smetta di mettere alle corde i vari team di sviluppo costringendoli a fare i salti mortali e a finire i progetti di corsa per poter mettere in produzione i vari giochi il prima possibile. 
Sono riusciti a far crollare la fiducia dei giocatori nella Bioware, grazie a Dragon Age II, SW:TOR e Mass Effect 3 (E credetemi, queste persone fino a 3 anni fa avrebbero comprato un gioco Bioware ad occhi chiusi al day one). Adesso aspetto Dragon Age III, sperando che la tendenza sia cambiata.

Nel frattempo torno a giocare a Mass Effect, che nonostante tutti i problemi resta la serie di videogiochi con la storia migliore che io abbia mai visto.

Keelah se'lai